Festa grande, sabato 9 novembre, al teatro Ruggeri di Guastalla per il compleanno della nostra società che ha spento 80 candeline. Era infatti il 1944 quando Gino Masini, il nostro storico fondatore, e un gruppo di amici fondarono la Saturno.
Il nome della nostra società si rifà al pianeta con gli anelli come ha rivelato il figlio di Gino, Roberto, che intervistato da Matteo Daolio ha raccontato aneddoti del padre sulle origini della nostra società: “A mio padre piaceva molto il pianeta Saturno coi suoi undici anelli, da lì il nome della squadra di calcio che nel 1949 diventò campione d’Italia CSI categoria Ragazzi”. All’inizio, ha proseguito Roberto, le maglie rigorosamente di lana, erano color amaranto. E come si finanziavano i ragazzi? “Mio papà (Gino n.d.r.) prendeva i soldi dalla cassa del forno di famiglia, Gonda, ovviamente all’insaputa di mia nonna”.
Prima dell’intervento di Roberto a prendere la parola sul palco guastallese è stato il padrone di casa, il sindaco Paolo Dallasta, che ha parlato dell’importanza di avere sul territorio una società sportiva così grande, oltre 500 tesserati, che contribuisca alla crescita e alla formazione dei giovani. Il sindaco ha poi ricordato dei suoi trascorsi in Saturno, “come tanti di noi oggi qui presenti anche io ho iniziato giocando a calcio nella Saturno, ma con scarsi risultati…” augurando che anche nei prossimi 80 anni Guastalla possa continuare a fare affidamento su una società sportiva così importante. Per l’occasione è stato omaggiato con una maglietta con lo slogan scelto per questa festa “80 voglia di sport”.
A fare da eco all’intervento di Paolo Dallasta sono stati Azio Minardi e Barbara Foroni, rispettivamente presidente UISP e delegato CONI di Reggio Emilia, che hanno sottolineato quanto sia un privilegio poter collaborare con realtà così storiche e strutturate come la nostra società.
Dopo gli interventi delle autorità il galà è continuato con il racconto di questi 80 anni di sport. Alla voce narrante di Giuseppe Frigeri si sono alternate le interviste sul palco con amici, dirigenti e tecnici della Saturno suddivisi per ventennio. Le origini sono state raccontate da Roberto Masini, gli anni 60/70 sono stati descritti da due giornalisti, Claudio D’Adam e Tiziano Soresina che hanno ripercorso gli anni dell’arrivo in oratorio e dei primi problemi affrontati dalla società, primo fra tutti l’assenza di adeguate strutture per la pratica sportiva. Non sono mancati i momenti di omaggio a chi ha fatto la storia della Saturno come don Luigi Bagnoli, don James Tosi e soprattutto Ettore Spaggiari indimenticato presidente fino ai primi anni 90.
Superate le difficoltà degli anni ’70 arrivano gli anni ruggenti della Saturno: il ventennio 1980/2000 ha dato il via a quella che oggi è la nostra società. A fare una breve carrellata di quel periodo sono stati Aronne Bigliardi per il calcio, Remo Cani per il volley, Gabriele Golfieri per il basket e Marco Tagliavini, storico segretario che ha sottolineato come in questo periodo la società sotto la presidenza Frigeri sia passata da società “di volontari a società semiprofessionsta” con i primi allenatori e istruttori formati presso le rispettive federazioni e capaci di innalzare la formazione sportiva dei ragazzi. Anche in questo caso sono stati ricordate figure importanti come Claudio Benetti, Sergio Mora, Giampaolo Gioachin e Fabio Pasini che hanno lasciato un segno indelebile nella Saturno.
Siamo così giunti agli anni 2000, quelli della presidenza Alessandri che sul palco del Ruggeri ha raccontato del suo mandato rivendicando i tanti sforzi fatti e i risultati centrati, facendo della Saturno una società sportiva solida sotto tutti i punti di vista. Dopo la breve chiacchierata, Alessandri e tutto il vecchio CDA sono stati premiati con una targa ricordo consegnata dalle ragazze del volley.
Ed eccoci giunti ai giorni nostri, agli anni 2020. Sul palco sono intervenuti i tecnici e gli istruttori del Consiglio sportivo di Saturno che hanno raccontato dei loro percorsi all’interno della società da atleti fino a divenire istruttori o addirittura fino a diventare membri dell’attuale direttivo. Unica eccezione quella di Gianni Grobberio, che è entrato a far parte della grande famiglia arancio-nera da pochi anni ma è già divenuto cardine importante per tutto il movimento.
Ad impreziosire la serata è stato l’intervento dell’attore Luca Accorsi amico della Saturno e padre di due ragazzi che hanno vestito la nostra maglia. Luca ha declamato in versi gli 80 anni della società come si può vedere dal video sotto.
Infine a chiudere i festeggiamenti è stato il presidente Alex Corradini che, incalzato dalle domande di Matteo Daolio, ha annunciato l’intenzione di presentare all’assemblea dei soci il progetto di rientro del settore calcio sotto l’ombrello Saturno: due entità giuridicamente divise ma sportivamente unite, in modo che Saturno possa riappropriarsi anche delle sue origini calcistiche e possa dare slancio a tutta l’attività del settore ora gestito dagli amici del Guastalla Calcio.
Infine è stato presentato a tutti il nuovo logo della Saturno:
“Abbiamo sposato l’idea tramandata nel tempo per cui alla base della nostra società stia proprio il pianeta Saturno. È stato per questo che lo abbiamo scelto come simbolo di partenza del nostro nuovo logo, che abbiamo combinato con particolari fondamentali e identificativi di Saturno:
La S stilizzata;
L’arancione e il nero, da sempre nostri colori societari;
La parola “Guastalla” all’interno del logo, non solo perché fa parte del nostro nome istituzionale, ma soprattutto perché denota il sentimento di appartenenza al nostro territorio.
Rispetto al vecchio logo, a cui rimarrà per sempre legata parte della nostra storia, abbiamo deciso di eliminare i i simboli delle singole discipline.
Questo per esprimere la volontà del consiglio direttivo di proiettarsi nel futuro e nella sempre maggiore inclusione sportiva all’interno della società.
Si è ricercato una istituzionalizzazione del logo attraverso un approccio grafico e stilistico moderno, capace di permettere a Saturno di perseguire l’obiettivo di rappresentare sotto i propri colori le discipline sportive dell’oggi e del domani”.